Il reset musicale dopo un errore

Oggi affronteremo un argomento, che forse non ne hai mai sentito parlare. Si tratta del cosiddetto reset musicale.

Allora provo a spiegartelo con un esempio. Hai preparato per mesi e mesi un pezzo, ti viene bene.

Ti siedi al pianoforte. Inizi a suonarlo e ad un certo punto sbagli una nota o ti blocchi in un passaggio che ti è sempre venuto bene. Capita, è una cosa normale, però a volte viene naturale innervosirsi.

Se stai studiando da solo puoi fermarti e ripetere il passaggio, oppure il pezzo da capo, ma se fossi ad un concerto? O anche solo davanti al tuo maestro di musica?

Se quella che devi fare è una vera esecuzione del pezzo e non è ammessa la ripetizione, ad esempio ad un concerto, quando sbagli qualcosa o fai qualcosa che non è di tuo gradimento una nota, una dinamica, un accordo, succede che il tuo stato d’animo muti.

Ti viene la rabbia e ti verrebbe voglia di ricominciare da capo. Ma non puoi farlo, il sentimento negativo permane dentro di te e l’esecuzione del pezzo inizia a risentirne, la qualità d’esecuzione cade, inizi a sbagliare altre note, o a suonare male, fino alla fine del pezzo. Nei casi peggiori ti blocchi e non riesci ad andare avanti.

E’ chiaro che qui è la tua mente che agisce, parti con i buoni propositi, fai qualcosa di non gradito quando meno te lo aspetti, e improvvisamente l’esecuzione da quel punto peggiora a cascata.

Per un musicista questo non è accettabile, perché peggiora moltissimo la performance complessiva, si pensi ad un concerto o tutte le volte che suoni in pubblico.

Devi essere in grado di ignorare l’errore e resettare immediatamente le tue emozioni e il tuo stato d’animo, come se l’errore non lo avessi mai fatto.

Ora mi chiederai. Ma come si fa? Capisco che non sia semplice, ma è possibile.

Devi allenare la tua mente ad ignorare l’errore, non innervosirti, non pensare che sbaglierai ancora e concentrarti solo su quello che stai suonando, con tutte le emozioni che può regalarti. Alcune persone riescono a farlo già naturalmente, non dando alcun peso agli errori, altri invece no.

Ecco tre semplici consigli:

  1. Quando fai una prova dell’esecuzione di un pezzo, quando sbagli cerca sempre di andare avanti fino alla fine del pezzo, allenando il tuo cervello a non focalizzarti sull’errore commesso ma focalizzandolo solo su ciò che stai suonando in quel momento e soprattutto distoglilo dall’errore commesso, concentrandoti sul piacere del suonare NEL MOMENTO PRESENTE. Quindi focalizzati su ciò che ti trasmette la tua musica, non su quello che hai sbagliato prima. Una volta che hai finito l’esecuzione potrai isolare il passaggio incriminato e ripeterlo tante volte per vedere se l’errore deriva da un problema tecnico o è del tutto casuale.
  2. Pensa sempre che la percezione dell’errore non è sempre come la senti tu, ma spesso all’esterno viene percepita di meno. A volte capita addirittura che non venga percepita.
  3. Infine, cerca di vivere la tua performance musicale con più rilassatezza, meno pensieri, meno perfezionismo, ma con la gioia di suonare sempre e comunque, e questo vale in tutti gli ambiti della vita. Goditi il momento presente e ciò che la musica ti trasmette, sempre!

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