La Chiesa di Nostra Signora della Salute, sita nel quartiere Borgo Vittoria in zona nord-ovest di Torino, in via Vibò 24, è stata fondata verso la fine del 1800. Prima di quella data, da oltre un decennio gli abitanti del quartiere sentivano l’esigenza di avere una chiesa locale fino a quando, nel 1880, fu eretta una prima cappella. Successivamente, nel 1887, l’allora parroco di Madonna di Campagna, padre Berardino Sabena, benedisse una statua della Madonna, a cui poi sarà dedicata la chiesa. Negli anni seguenti venne costruito un oratorio per i ragazzi.
I lavori per la costruzione della chiesa iniziarono ufficialmente nel1895 con la benedizione della prima pietra della chiesa da parte dell’allora monsignor Davide Riccardi sul progetto dell’architetto Giovanni Angelo Reycend (1843-1925).
L’apertura al pubblico della chiesa avvenne nel 1903, per permettere ai fedeli di pregare all’interno, ma allora la chiesa non aveva affatto l’aspetto con cui ora la conosciamo.
Nel 1927, la Chiesa fu affidata alla congregazione dei giuseppini fondata da San Leonardo Murialdo. Due anni dopo, alla morte di monsognor Carlo Giaume, colui che ne aveva promosso l’edificazione, l’edificio risultava ancora incompiuto.
Negli anni seguenti conobbe un periodo di ampiamento: fu completato dapprima il battistero, poi il pulpito ed infine il pavimento in marmo. Nel 1934 fu completata la cupola e nel 1937 l’altare della Madonna. I lavori terminarono nel 1950.
La chiesa di Nostra Signora della Salute fu interessata da importanti bombardamenti avvenuti nella seconda guerra mondiale: precisamente nel 13 Luglio del 1943 alcune bombe danneggiarono i muri, le cupole, il tetto, gli infissi e perfino i locali in cui dimoravano i sacerdoti. Negli anni successivi la chiesa fu riparata.
Nell’anno 1992 fu benedetto il nuovo altare che si trova attualmente quasi al centro della cupola. Nello stesso anno, il 24 Ottobre, il cardinale Saldarini inaugurò l’urna di San Leonardo Murialdo, sormontata da una grandissima vetrata che prima dal 1971 giaceva nella Chiesa di Santa Barbara.
L’organo
L’organo fu costruito dall’organaro varesino Biroldi a fine ‘700 e restaurato allora dal Lingua, fabbricante d’organi in Torino. L’organo fu acquistato dal Canonico Carlo Giaume dal monastero delle suore della Visitazione di via delle Orfane in Torino e collaudato nel 1907.
Il restauro dello strumento a fu affidato a Mario Marzi (Novara) mentre la cassa lignea a Giorgio Gioia. Con il restauro l’organo, precedentemente conservato da un secolo sulla balconata ai piedi del cupolino dell’altare della Madonna, è stato collocato sul matroneo della navata centrale della chiesa con l’approvazione della Sovrintendenza ai Beni Culturali e Artistico-Storici e della Commissione liturgica della Curia Arcivescovile di Torino.
L’organo a canne viene solitamente suonato nelle festività più importanti.
Vicino all’altare è presente un altro organo elettronico Gem Plenum, con impianto di amplificazione dedicato, suonato nelle funzioni liturgiche ordinarie.
L’organo a canne possiede un manuale e una pedaliera da 24 note. I registri principali del manuale sono:
- principale 8 b.
- principale 8 s.
- ottava 4
- decimaquinta
- decimanona (attivata solo con pedaletto)
I registri espressivi sono:
- violone 8
- violino 8
- voce flebile 8
- flauto 8
I registri ad ancia sono:
- tromba 8 b.
- tromba 8 s.
Il pedale comprende:
- contrabbassi 16 p.
Infine, gli accessori sono:
- unione tasto-pedale (pedale)
- coro viole (pedale)
- trombe (pedale)
- ripienino (pedale)
- ripieno (pedale)
- forte (pedale)
- tremolo (manuale)
La consolle dell’organo a canne