Il circolo delle quinte per memorizzare scale e tonalità (Lez. 24) – Corso base di armonia e accompagnamento al pianoforte gratuito

Imparerai a memorizzare scale e tonalità con il metodo del circolo delle quinte

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Ora che hai imparato a costruire la scala maggiore e minore, ti insegnerò delle regole pratiche per memorizzare facilmente tutte le scale, così potrai impararle anche a memoria. Le scale sono la base della cosiddetta tonalità, concetto che tratteremo poi nella lezione successiva.

Hai visto nella prima parte del corso che i diesis e i bemolli possono venire indicati all’inizio di ogni riga, subito dopo la chiave di violino (o di basso), e quindi sono validi fino ad indicazione contraria.

Ora, servendoci di questa regola, imparerai a scrivere e a memorizzare le scale maggiori e minori con alcuni accorgimenti pratici, senza ricordarti ogni volta della successione toni-semitoni.

Tutte le scale possono essere costruite senza indicare i diesis e i bemolli accanto ad ogni nota, ma li indicheremo subito dopo la chiave di violino (o di basso) ovvero all’inizio di ogni riga. 

Abbiamo visto che la scala di Do maggiore non ha diesis e bemolli, quindi essa non ne ha nemmeno in chiave. La stessa cosa si può dire della scala minore naturale di La, la quale non ha accidenti in chiave. La scala minore armonica e melodica dipendono da quest’ultima, quindi anch’esse seguono la loro origine e verranno scritte senza accidenti in chiave. A differenza di quella naturale, avranno però delle alterazioni sul VI e sul VII grado, come ho detto precedentemente.

La prima cosa che devi imparare è che ad ogni scala maggiore ne è associata una minore e viceversa, accomunate dal fatto che hanno lo stesso numero di diesis o bemolli in chiave. In termini musicali, si dice che hanno la stessa armatura di chiave.

Quindi la scala di Do maggiore e di La minore (armonica e melodica) hanno la stessa armatura di chiave, caratterizzata da nessuna alterazione. Tra il Do e il La, scendendo, c’è una distanza un intervallo di terza. 

Quindi memorizza subito queste due regole:

1- ad una scala maggiore ne è sempre associata una minore (e viceversa) con lo stesso numero di diesis o bemolli in chiave

1- la relativa scala minore (associata a quella maggiore) si trova sempre un intervallo di terza minore sotto (cioè un intervallo di terza caratterizzato da una distanza di un tono e mezzo tra le note).

Per memorizzare tutte le scale, ci affidiamo al circolo delle quinte. Scopriremo che tutte le scale possono essere ricavate da quella di Do Maggiore (e relativa La minore) muovendoci per intervalli di quinta giusta ascendenti (se trattiamo quelle con i diesis in chiave) o con intervalli di quinta giusta discendenti (se trattiamo quelle con i bemolli).

L’intervallo di quinta utilizzato nel circolo delle quinte prende il nome di intervallo di quinta giusta, ed è quello la cui distanza tra le due note che compongono l’intervallo è pari a 3 toni e mezzo.

L’intervallo Do- Sol è una quinta giusta. Lo stesso tra Re e La o tra Fa# e Do#.

Vediamo come costruirle e memorizzarle con semplici regole pratiche:

  • Il Do maggiore e il La minore sono le scale che non hanno alterazioni in chiave. Memorizza questa regola. Dal Do maggiore, conta un intervallo di quinta a salire (quindi conta 4 note sopra, ti ricordo che nella determinazione degli intervalli si conta anche la prima nota, quindi per una quinta dovrai contare Do, Re, Mi, Fa e Sol) e vai alla nota Sol. La scala successiva, con un diesis in chiave, sarà il Sol maggiore. Ora memorizza che il primo diesis che incontriamo è il Fa. La rispettiva scala minore si trova un tono e mezzo sotto (una terza minore sotto, quindi un intervallo di un tono e mezzo), e sarà quella di Mi minore.

Usando questa regola possiamo costruire a memoria tutte le scale. Partiamo da quelle con i diesis. Vediamo come:

  • Alza di una quinta giusta il Sol e vai al Re, che ha quindi 2 diesis in chiave. Hai trovato la scala: Re maggiore. Per conoscere quali note saranno diesis, occorrerà alzare di una quinta giusta anche la prima nota che abbiamo incontrato come diesis ovvero il Fa, e andrai quindi al Do. Le alterazioni della scala saranno quindi Fa# (dalla scala precedente) e il Do#. La rispettiva scala minore si trova un tono e mezzo sotto (una terza minore sotto, quindi un intervallo di un tono e mezzo), e sarà quella di Si minore.
  • Alzi di una quinta il Re e vai al La, che ha 3 diesis in chiave. Essi saranno il Fa#, Do# ed il Sol# (il Sol è una quinta sopra il Do). La rispettiva scala minore si trova una terza minore sotto (un tono e mezzo sotto), quindi sarà quella di Fa# minore.
  • Alzi di una quinta il La e vai al Mi, che ha quindi 4 diesis in chiave. Le alterazioni della scala saranno il Fa#, Do#, Sol#, Re#. (il Re è una quinta sopra il Sol). La rispettiva scala minore si trova una terza minore sotto (un tono e mezzo sotto), quindi sarà quella di Do# minore.
  • Alzi di una quinta il Mi e vai al Si, che ha quindi 5 diesis in chiave. Le alterazioni della scala saranno quindi Fa#, Do#, Sol#, Re#, La# (il La è una quinta sopra il Re). La rispettiva scala minore si trova una terza minore sotto (un tono e mezzo sotto), quindi sarà quella di Sol# minore.
  • Alzi di una quinta il Si e vai al Fa# (non al Fa naturale) perché l’intervallo di quinta che consideriamo è quello che ha una distanza di 3 toni e mezzo tra le due note, ovvero la quinta giusta.i, pertanto la nostra scala sarà quella di Fa#. Le alterazioni della scala saranno quindi Fa#, Do#, Sol#, Re#, La#, Mi# (il Mi è una quinta sopra il La). La rispettiva scala minore si trova una terza minore sotto (un tono e mezzo sotto), quindi sarà quella di Re# minore.
  • Alzi di una quinta il Fa# e vai al Do# (sempre considerando l’intervallo di quinta giusta), ela nostra scala ora sarà quella di Do#. Le alterazioni della scala saranno quindi Fa#, Do#, Sol#, Re#, La#, Mi#, Si# (il Si è una quinta sopra il Mi), quindi tutte le note! La rispettiva scala minore si trova una terza minore sotto (un tono e mezzo sotto), quindi sarà quella di La# minore.

Ore vediamo come costruire quelle con i bemolli:

  • Anche qui partiamo dal Do maggiore e il La minore, che sono le scale che non hanno alterazioni in chiave. Dal Do maggiore, conta un intervallo di quinta giusta a scendere (quindi conta 4 note sotto tenendo una distanza di 3 toni e mezzo tra le note) e vai alla nota Fa. La scala successiva, con un bemolle in chiave, sarà il Fa maggiore. Ora memorizza il primo bemolle che incontrerai, ovvero il  Si (che comunque si trova sempre una quinta sotto il primo diesis che hai incontrato). Anche per la determinazione dei bemolli, a partire dal Si, dovrai ragionare per quinte a scendere. La rispettiva scala minore di Fa maggiore si trova una terza minore sotto (un tono e mezzo sotto), quindi sarà quella di Re minore.
  • Si ragiona sempre per quinte a scendere. Scendi di una quinta giusta il Fa e vai al Sib, pertanto la nostra scala sarà quella di Sib. Le alterazioni della scala saranno quindi Sib, Mib (il Mi è una quinta sotto il Si). La rispettiva scala minore si trova una terza minore sotto (un tono e mezzo sotto), quindi sarà quella di Sol minore.
  • Dal Sib scendi al Mib. Le alterazioni della scala saranno Sib, Mib, Lab  (il La è una quarta sopra il Mi). La rispettiva scala minore si trova una terza minore sotto (un tono e mezzo sotto), quindi sarà quella di Do minore.
  • Dal Mib, sempre scendendo di una quinta giusta, vai al Lab. Le alterazioni della scala saranno Sib, Mib, Lab, Reb  (il Re è una quarta sopra il La). La rispettiva scala minore si trova una terza minore sotto (un tono e mezzo sotto), quindi sarà quella di Fa minore.
  • Dal Lab vai al Reb. Le alterazioni della scala saranno quindi Sib, Mib, Lab, Reb, Solb  (il Solb è una quarta sopra il Reb). La rispettiva scala minore si trova una terza minore sotto (un tono e mezzo sotto), quindi sarà quella di Sib minore.
  • Dal Reb e vai al Solb. Le alterazioni della scala saranno quindi Sib, Mib, Lab, Reb, Solb, Dob  (il Dob è una quarta sopra il Sobl). La rispettiva scala minore si trova una terza minore sotto (un tono e mezzo sotto), quindi sarà quella di Mib minore.
  • Dal Solb e vai al Dob. Le alterazioni della scala saranno quindi Sib, Mib, Lab, Reb, Solb, Dob, Fab  (il Do è una quarta sopra il Sol), quindi tutte le note! La rispettiva scala minore si trova una terza minore sotto (un tono e mezzo sotto), quindi sarà quella di Lab minore.

Le ultime tre scale con i diesis (quindi Si/Sol#-, Fa#/Re#-, Do#/La#-) coincidono con le ultime tre dei bemolli (Reb/Sib-, Solb/Mib-, Dob/Lab-) pertanto si forma un circolo che a partire dalle scale con i diesis ci porta a quelle con i bemolli e viceversa, come puoi vedere in questa immagine.

Vediamo ora come sono scritte tutte le scale. Come puoi vedere, le scale maggiori hanno solo gli accidenti segnati in chiave. Quelle minori invece, oltre a quelli in chiave, hanno le alterazioni sul VI grado (quelle armoniche) e sul VI e VII grado (quelle melodiche).

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