In questa lezione studieremo il ritornello del rondò della V sonatina per pianoforte del compositore italiano Muzio Clementi, che contiene al suo interno alcune novità tecniche, non ancora affrontate nelle lezioni precedenti degli altri miei corsi qui su Youtube.
In particolare, le novità tecniche sono:
- L’uso delle semicrome
- Il passaggio del terzo dito sopra il pollice e il successivo riposizionamento della mano
- Il cambiamento di dito sulla stessa nota
- Qualche salto con la mano sinistra
e poi troviamo qualche semplice restringimento della mano che abbiamo già incontrato in lezioni precedenti.
Questa è la partitura del rondò. Vediamo nel dettaglio gli aspetti tecnici da affrontare:

Come puoi vedere, il brano inizia con una pausa da un quarto ovvero della durata di una semiminima, seguita da un gruppo di 4 semicrome.
Le semicrome valgono 1/16 riferite alla durata di una battuta di 4/4, quindi se le riferiamo ad un singolo battito, valgono ciascuna di esse 1/4 di battito. Significa che in un battito, ci stanno 4 semicrome.
A questo punto possiamo fare la suddivisione in battiti del pezzo dove le lineette rosse rappresentano i singoli battiti. Le note che appartengono a ciascun gruppo di semicrome devono essere eseguite tutte alla stessa velocità.

Ora vediamo un’altra particolarità tecnica. A battuta 3 abbiamo un passaggio del terzo dito sopra il pollice con riposizionamento della mano.

Qui il primo FA# della battuta viene eseguito con il 3° dito, che scavalca il pollice, che precedentemente ha suonato un SOL. Appena premerai il FA#, dovrai riposizionare immediatamente la mano allineandola ai tasti vicini, in questo modo ti troverai già con il 4° dito sul sol successivo.
Al termine di battuta 3 abbiamo un RE da suonare con il pollice e successivamente un SOL con il terzo dito. Qui dovrai allargare la mano destra, suonare il SOL e riallineare completamente la mano.

A battuta 5 abbiamo un LA, all’inizio devi suonarlo con il 4° dito, poi sposti la mano e suonerai nuovamente il la con il pollice (1° dito).

Tra battuta 6 e 7 la mano destra ha un restringimento: l’ultimo LA della battuta 6 va eseguito con il pollice e il successivo RE con il mignolo, anche se tra le due note abbiamo un intervallo di quarta.

A livello tecnico, la mano sinistra ha solamente qualche salto, tra battuta 5 e battuta 6 e poi tra battuta 7 e battuta 8. In entrambi i casi sposti la mano delicatamente sulla nuova nota, senza irrigidire il polso, il braccio e le dita. A battuta 5, tra il RE e il DO c’è una pausa, quindi hai tutto il tempo per posizionarti sopra la nota giusta. La stessa cosa vale anche per battuta 6, compare sempre una pausa tra il DO e il SOL, che ti da il tempo di posizionare la mano sul SOL partendo dal DO.

Una volta che hai appreso queste particolarità tecniche, potrai mettere insieme le due mani come abbiamo visto nei corsi precedenti, prima impari la mano destra, poi la mano sinistra ed infine metti insieme le due mani.