Imparerai a leggere le note alte e basse che escono dal pentagramma e i simboli di abbreviazione per note molto alte e basse
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Nelle prime lezioni di questo corso abbiamo visto le note dal Do Centrale fino al La Alto, indicate con la chiave di violino. Nella lezione precedente, invece abbiamo visto le note sotto il Do Centrale, indicate con la chiave di basso.
Mancano ancora delle note… quelle più alte del La Alto
e quelle più basse del Mi bassissimo!
Come le indichiamo? Con i cosiddetti tagli addizionali.
Prendiamo ancora una volta questo schema che abbiamo visto parecchie volte:
Vediamo ora come si rappresentano le note al di sopra del La Alto. Come hai imparato nelle prime lezioni, il La Alto ha il “cappello” che è praticamente un rigo fittizio indicato esclusivamente in prossimità della nota.
Come regola generale, le note al di sopra del pentagramma si rappresentano facendo finta che ci siano ulteriori righi e spazi, che vengono indicati solo in prossimità della nota. Questi righi sono i cosiddetti tagli addizionali.
Vediamo prima le note alte:
Il La Alto ha il “cappello” o primo taglio addizionale perché sta su un rigo immaginario indicato solo in prossimità del La, successivo al quinto rigo (immaginiamo sia un sesto rigo fittizio). Questo rigo fittizio lo chiamiamo primo taglio addizionale.
La nota successiva, il Si Alto, starà subito sopra il La Alto, quindi appoggerà sul primo taglio addizionale.
Il Do Altissimo sta invece sul secondo taglio addizionale (e in questo caso ne vengono indicati due).
Il Re Altissimo poggia sul secondo taglio addizionale, e così via.
Man mano che le note si alzano, diventerà sempre più difficile identificarle a causa del grande numero di tagli addizionali utilizzati. Per semplificare la lettura, sopra le note si metterà il simbolo di ottava superiore (8——I) che significa traslare la nota o le note indicate, un’ottava sopra.
Ad esempio:
Questo spartito indica due Do Altissimi (riquadro rosso della figura successiva) da eseguirsi un’ottava sopra. Pertanto il Do indicato nel riquadro rosso viene spostato su di un’ottava (la posizione sulla tastiera della nota giusta è quella del pallino rosso).
In altre parole, questo DO
è equivalente a quest’altro:
Ovvero è un Do Altissimo spostato ancora di un’ottava superiore.
Allo stesso modo i tagli addizionali raffigurano le note sotto il Do Centrale.
Il principio è sempre quello dei righi immaginari chiamati tagli addizionali, ma questa volta saranno sotto il pentagramma.
Il Do Centrale è posizionato sul primo taglio addizionale, il Si Basso subito sotto, il La Basso sul secondo taglio addizionale, e così via. Come puoi vedere alcune note si possono indicare sia con i tagli addizionali che con la chiave di basso.
Come visto per le note alte, qui allo stesso modo man mano che scendiamo aumenteranno i i tagli addizionali, e diventerà sempre più difficile leggere le note. Infatti, note con troppi tagli addizionali in chiave di violino vengono normalmente scritte in chiave di basso.
Lo stesso principio dei tagli addizionali viene usato per rappresentare note scritte in chiave di basso ma più alte del Do Centrale e più basse del Mi Bassissimo, seguendo i principi visti in precedenza.
Quando le note diventano troppo basse e il numero di tagli addizionali aumenta notevolmente, viene usato il simbolo di ottava inferiore ( 8——I) per traslare la nota (o le note) un’ottava sotto.
Ad esempio, la nota:
è equivalente a questa nota:
ovvero è un Do Centrale traslato un’ottava sotto che diventa quindi un Do Basso.
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